L'intervento ha riguardato il restauro conservativo e la rifunzionalizzazione del complesso, con l'obiettivo di migliorare la qualità del decoro urbano e di arricchire il tessuto sociale e ambientale del territorio.
La sfida principale è stata quella di rendere il complesso nuovamente fruibile in termini di accessibilità, percorribilità e sicurezza. Dopo un'attenta analisi delle strutture esistenti e una puntuale progettazione, abbiamo deciso di conservare il corpo di fabbrica esistente, dotandolo delle caratteristiche necessarie per rispondere ai requisiti normativi attuali di accessibilità e sicurezza. Contestualmente, abbiamo progettato un nuovo corpo di chiusura che si adattasse armoniosamente alla struttura esistente.
Questo approccio ci ha permesso di ottenere diversi vantaggi: un significativo risparmio sui costi di demolizione, una facilitazione delle operazioni di cantiere e la creazione di un nuovo involucro contemporaneo e resiliente. Il nostro obiettivo è stato quello di valorizzare la storia e la preziosità del manufatto edilizio esistente, senza alterare l'essenza originale. L'ampliamento dell'edificio, realizzato direttamente sulla struttura esistente, rappresenta una combinazione armoniosa di elementi nuovi e antichi.
Invece di un restauro conservativo puro, abbiamo scelto di intervenire mettendo in risalto le facciate architettoniche esistenti, garantendo una continuità stilistica e materica senza interruzioni. La soluzione che ci è sembrata più consona è stata quella di concentrarci sul corpo scala, elemento di collegamento tra i vari spazi. Abbiamo valorizzato la sua funzione con un involucro trasparente, realizzato con una facciata continua strutturale in vetro, che riflette le facciate esistenti, creando un dialogo visivo tra il nuovo e l'antico.
Il disegno dello spazio esterno ci ha permesso non solo di integrare gli elementi impiantistici senza renderli troppo impattanti, ma anche di creare un luogo aperto e fruibile per la comunità, più ampio e verde. Con questo intervento, abbiamo voluto restituire al complesso ex Cottolengo una nuova vita, mantenendo intatta la sua identità storica e, allo stesso tempo, adattandolo alle esigenze contemporanee, offrendo alla comunità un luogo prezioso e rinnovato.
Settanta7 srl, Team srl
acquisizione, arch. Silvia Polini, arch. Armando Scandone, arch. Angela Romanelli
Progettazione: arch. Matteo Valente, arch. Rosa del Giudice, arch. Simone Porporato
Direzione lavori: -
Render: Antonio Oggianu, arch. Marianna Massaro, Matteo Corrado