Il progetto per la nuova scuola primaria Rita Levi Montalcini di Porto Potenza Picena è nato dalla volontà di creare un edificio che non solo risponda alle esigenze educative del XXI secolo, ma che sappia anche trasmettere una pedagogia implicita attraverso la qualità e la conformazione dei suoi spazi. Crediamo fermamente che l'architettura abbia il potere di dare forma all'uomo, e in questo caso, alle nuove generazioni.
La scuola è stata progettata con una pianta a forma di C, che sembra quasi un abbraccio protettivo, racchiudendo al centro un giardino che diventa il cuore pulsante dell'edificio. Questo spazio verde è pensato non solo come un luogo ricreativo, ma come un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove i bambini possono vivere il contatto diretto con la natura sia durante gli intervalli che durante le ore di lezione. All'interno di questo giardino a corte interna, abbiamo inserito la statua di una giraffa, un elemento visivo e giocoso che diventa un punto di riferimento per i bambini, arricchendo l'esperienza quotidiana con un tocco di meraviglia e fantasia.
Abbiamo voluto valorizzare al massimo le aree comuni, sia esterne che interne, creando spazi che favoriscano la socializzazione, l'interazione e l'apprendimento. Il giardino centrale non è solo un elemento estetico, ma un luogo educativo che incoraggia i bambini a esplorare, scoprire e imparare in un ambiente stimolante e naturale.
Con questo progetto, abbiamo voluto creare una scuola che fosse al tempo stesso moderna e profondamente radicata nei valori educativi, un luogo dove l'architettura e la pedagogia si fondono per offrire un ambiente di apprendimento unico e stimolante.
Settanta7 Studio Associato, ing. Elisa Romagnoli, geol. Mirco Moreschi, Cesaretti Engineering srl, arch Francesco Valentini, arch. Laura Lova, ing. Attilio Marchetti Rossi
Acquisizione: arch. Laura Lova
Progettazione: arch. Matteo Valente, arch. Francesca Cordero, arch. Alessandra Novara, arch. Martina D'Ambrosio
Direzione lavori: arch. Alberto Simone, arch. Francesca D'amico, arch. Manuel Depetris
Render: arch. Sara Darwich